Calano i finanziamenti per le rinnovabili, aumentano per i combustibili fossili: la preoccupazione della IEA

Nel 2017 i finanziamenti per i combustibili fossili è stata più del doppio rispetto a quella per le fonti rinnovabili: lo dice l'ultimo rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia

Il 2017 non è stato un anno incoraggiante per le energie rinnovabili. Infatti, se entro il 2030 l’Accordo di Parigi sul Clima ha stimato la necessità di abbassare la quota dei combustibili fossili al 40% del mix energetico globale, per la prima volta dal 2014 l’anno scorso la percentuale si è alzata al 59%.

Lo rivela un rapporto della IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia), che definisce questa strada alquanto preoccupante, soprattutto a fronte del disimpegno di Trump dall’Accordo di Parigi.

Questo cambio di direzione è dovuto soprattutto agli investimenti mondiali che, nel 2017, nel campo delle rinnovabili sono calati del 7% rispetto all’anno precedente, e rischiano di abbassarsi ulteriormente in questo 2018. Secondo il rapporto IEA, questa involuzione è causata anche dal calo del sostegno di Pechino al fotovoltaico.

Di contro, sono aumentati i finanziamenti globali nel settore dei combustibili fossili: si stimano 790 miliardi di dollari nel 2017, contro i 318 miliardi delle rinnovabili.

Il rapporto è stato così commentato dal direttore esecutivo della IEA, Fatih Birol: “Un tale declino negli investimenti globali per le rinnovabili e l'efficienza energetica è preoccupante. Questo può minacciare l'espansione delle energie pulite necessaria per raggiungere gli obiettivi di sicurezza energetica, clima e aria pulita. Avremmo bisogno che questo investimenti aumentassero rapidamente, ed è deludente scoprire che potrebbero crollare quest'anno”.