L'uomo che piantava alberi: un incontro con le scuole

La sezione di Gibellina di Fidapa Bpw Italy riscopre il racconto di Jean Giono

“L’Homme qui plantait des arbres” è il titolo di un racconto di Jean Giono da cui è stato tratto un famoso film dì animazione che è stato inserito, nel 1994, al 44° posto del “The 50 Greatest Cartoons”.

Il film di Frederic Back inizia con il racconto fatto dal protagonista, voce narrante Toni Servillo, di una sua escursione sulle montagne, in una zona sassosa e brulla, battuta dal vento, con villaggi abbandonati o abitati da gente talmente litigiosa da rendere quei luoghi un inferno.

In quelle lande desolate, il narratore incontra un pastore, tale Elzeard Bouffier, che gli offre cibo genuino e rifugio sicuro per la notte.

Il protagonista, incuriosito da quell’uomo che vive da solo da quando gli sono venuti a mancare il figlio e la moglie, scopre il segreto del pastore: l’uomo passa tutte le sue giornate a piantare semi di alberi per fare rinverdire tutta quella zona arida e spoglia.

Il viaggiatore ritorna a trovare il pastore e assiste, anno dopo anno, alla rinascita dell’intero territorio.

Foreste di alberi ricoprono, ora, montagne, crinali e valli. La natura esplode ovunque con tutta la sua magnificenza, gli alberi hanno portato la vita dappertutto.  Sono ritornati gli animali a popolare le foreste, sono sgorgate sorgenti di acqua pura e, gli abitanti, contagiati da tale bellezza, sono diventati cortesi e cordiali. L’opera di Elzeard Bouffier ha reso felice tutta la natura di quelle montagne.

Il cortometraggio è stato presentato, giovedì 22 novembre, nell’ambito della trattazione del tema internazionale Fidapa BPW Italy, agli alunni della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Statale G. Garibaldi, plesso Papa Giovanni XXIII di Gibellina, dalla locale Sezione Fidapa BPW Italy, in collaborazione con Legambiente Circolo Valle del Belice e i rappresentanti della Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa”. A questa manifestazione seguirà, nella giornata di sabato 1 dicembre, la piantumazione di alberi nel giardino della scuola e la premiazione degli elaborati pittorici dei ragazzi che sono stati presenti all’evento. Dopo il saluto di benvenuto della Dirigente Scolastica dell’Istituto, che ha ringraziato la Fidapa BPW per la rilevanza dei temi portati all’attenzione degli alunni del plesso, hanno preso la parola la Presidente di Sezione, Margherita Fontana, e la presidente del Circolo Valle del Belice di Legambiente, Valentina Caradonna. Ricordando il tragico terremoto che ha sconvolto la Valle del Belice cinquanta anni fa, hanno invitato i ragazzi a porre più rispetto e attenzione alla natura che li circonda specialmente nel loro territorio che si è risollevato dal nulla dopo la catastrofe subita la quale, cancellando il tessuto urbano di interi paesi, sconvolgendo il patrimonio naturale di quei territori, aveva visto ridisegnato l’assetto dei luoghi.

La Past Presidente Fidapa BPW Italy Distretto Sicilia, Rosa Maria La Scola, ha spiegato ai ragazzi i 17 Goals di Sviluppo Sostenibile e il concetto di sostenibilità, soffermandosi specialmente sul quindicesimo goal “La vita sulla terra”. Per fare capire meglio i problemi legati alla protezione di tutto ciò che ci circonda, ha raccontato la favola di Michelina (P. Andrich), una bambina come loro, che, un giorno, durante una passeggiata aveva scoperto nel bosco una splendida radura con una enormità di fiori ed una miriade di farfalle e api. Michelina fece il grave errore di raccontare in paese del “suo prato” che fu ben presto trasformato dai suoi compaesani, che lì facevano i loro picnic, in un luogo sporco ed insalubre: una discarica a cielo aperto. Michelina, constatato lo scempio subito dal prato, non si perse d’animo e, presi i guanti e i sacchi per l’immondizia, aiutata da alcuni volenterosi che desideravano salvare quell’angolo di paradiso, si mise a raccogliere i rifiuti dividendo coscienziosamente resti alimentari, plastica, vetro, lattine e carta. Ci volle molto tempo prima che la natura riprendesse il sopravvento ma … poi, tutto ritornò bello come prima. Alla fine della favola, i ragazzi sono stati sollecitati, seguendo l’esempio del pastore e di Michelina, a proteggere l’ecosistema terrestre anche con piccole azioni, e,  affermando che la natura è un bene prezioso da salvaguardare, la Past Presidente ha consigliato di mettere in atto nei confronti di tutte le cose che ci circondano semplici gesti dettati da buon senso, responsabilità e rispetto.


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