Le istituzioni cattoliche si uniscono nel disinvestimento dai combustibili fossili

Le comunità maggiormente colpite dagli impatti della crisi climatica si uniscono alle istituzioni del Nord del mondo in uno sforzo globale di riduzione delle emissioni di gas serra

Istituzioni cattoliche da tutto il mondo si impegnano oggi pubblicamente nel disinvestimento dai combustibili fossili. Un gruppo di 19 istituzioni, guidate da Caritas India e dalla Conferenza episcopale irlandese, annuncia oggi il proprio disinvestimento. L'elenco completo delle istituzioni è disponibile qui.

Il disinvestimento di Caritas India è particolarmente significativo nel contesto delle alluvioni del Kerala, accompagnate da un'ondata eccezionale di piogge monsoniche. Si prevede che i cambiamenti climatici apporteranno cambiamenti significativi nei modelli di precipitazione in gran parte dell'India.

Il Vescovo Lumen Monteiro, presidente di Caritas India, ha dichiarato: "I cambiamenti climatici hanno avuto un impatto negativo sulla vita e sui mezzi di sostentamento delle comunità in India, specialmente le più povere ed emarginate. La frequenza di eventi climatici estremi è aumentata nell'ultimo decennio e l'ultimo in Kerala ha tolto la vita a più di 400 persone e provocato lo sfollamento di oltre un milione di persone. Ci vorrà molto tempo per superare questa tragedia. In Caritas India, la nostra missione è portare l'amore e la compassione del Vangelo alle persone che ne hanno bisogno, e per farlo dobbiamo allontanarci dai combustibili fossili che causano tanta sofferenza ".

Le istituzioni cattoliche dell'India che si sono impegnate a disinvestire si uniscono ad altre in Pakistan e in Bangladesh, riflettendo l'unità nel subcontinente sull'urgenza di affrontare la crisi climatica. Anche istituzioni in Kenya e Fiji, in prima linea nella crisi climatica, annunciano oggi il proprio disinvestimento.

La Conferenza episcopale irlandese, che ha reso pubblica la propria decisione il 24 agosto in occasione della visita del Santo Padre per il IX Incontro Mondiale delle Famiglie, ha deciso di unirsi all'impegno congiunto di gruppi cattolici in tutto il mondo. L'Irlanda è la seconda conferenza episcopale nel mondo a disinvestire pubblicamente, dopo la Conferenza episcopale del Belgio. Nel proclamare l'annuncio, il vescovo William Cream, vescovo di Cloyne e presidente dell'agenzia cattolica irlandese di sostegno allo sviluppo Trócaire, ha dichiarato: "Evitare ulteriori cambiamenti climatici e proteggere la nostra casa comune richiede un grande cambiamento di rotta, come sottolinea Papa Francesco nella Laudato Sí. In particolare, richiede un importante cambiamento nelle nostre politiche energetiche e di investimento, lontano dai combustibili fossili altamente inquinanti  e verso energie rinnovabili più pulite".

Allo stesso modo dei Vescovi irlandesi, anche l’Arcidiocesi di Palermo ha deciso di rendere pubblico il proprio impegno di disinvestimento in vista della visita di Papa Francesco a Palermo in occasione del XXV anniversario del martirio di Pino Puglisi, beato sacerdote. Come dichiarato da Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo “ la Chiesa di Palermo - che si sta preparando, trepidante e grata, alla visita del Santo Padre del 15 settembre p.v. -, ha scelto di aderire alla Campagna di Disinvestimento dal Fossile promossa dal Movimento Cattolico Globale per il Clima. [...] Questa scelta importante assume un alto valore simbolico e rafforza l’impegno di tutta la Comunità  diocesana e dei diversi organismi che operano nel campo della custodia e della salvaguardia del Creato a dare creativa attuazione all'improrogabile istanza della cura della Casa comune”.

Anche Mons. Marco Arnolfo Arcivescovo di Vercelli afferma: “Aderisco con entusiasmo a questa iniziativa che trovo lodevole e profetica e nella linea indicata nella Laudato si' dal Santo Padre Francesco. A nome della Diocesi di Vercelli assicuro il mio impegno affinché' non ci siano e non vengano fatti investimenti in questi settori così devastanti per il nostro pianeta e quindi per la nostra vita”.

Banche cattoliche in Germania e Austria, due arcidiocesi italiane e istituzioni in Belgio, Canada e Stati Uniti rappresentano ulteriormente la voce del Nord del Mondo che si oppone ai combustibili fossili.

L’annuncio delle istituzioni cattoliche viene reso pubblico in occasione del Global Climate Action Summit, un vertice internazionale di attori non statali impegnati a risolvere la crisi climatica.

Le istituzioni cattoliche sono sempre più visibili nel movimento mondiale per il disinvestimento dai combustibili fossili, con le organizzazioni religiose che rappresentano oltre un quarto degli impegni sinora registrati. Ad oggi, un totale di 122 istituzioni cattoliche hanno annunciato il proprio impegno ad abbandonare i combustibili fossili.

La comunità cristiana considera sempre più la protezione del Creato come un elemento essenziale della propria fede. Questo annuncio cade durante il Tempo del Creato, un mese di preghiera e di azione per il Creato condiviso dai cristiani di tutto il mondo. Una prima lettera di sostegno e di invito alla partecipazione al Tempo del Creato è stata firmata dal Cardinale Peter Turkson, l'Arcivescovo di Canterbury, il Patriarca Ecumencial Bartholomew e molti altri. Centinaia di cristiani stanno rispondendo all’invito all'azione dei leader religiosi ospitando eventi nelle proprie comunità locali.

Un secondo messaggio è arrivato con la dichiarazione congiunta  del Tempo del Creato 2018 in occasione della Prima preghiera ecumenica per il Creato che ha visto riuniti i leader delle diverse confessioni cristiane ad Assisi il 1 Settembre: “Tra questi sforzi, il movimento del disinvestimento dai combustibili fossili merita particolare attenzione, poiché affronta le strutture di ingiustizia e ci avvicina a un'economia basata sull'energia pulita. Invitiamo tutte le persone di fede ad unirsi a questi sforzi e prendere parte al crescente movimento per prenderci cura del nostro prossimo prendendoci cura del creato.” La mappa degli eventi registrati fino ad oggi è disponibile qui.

Tomás Insua, Direttore Esecutivo del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, ha dichiarato: "Per decenni, la Chiesa ci ha chiamati ad agire sul cambiamento climatico. Ora, mentre i mari si alzano, i deserti si allargano e le tempeste imperversano, i più vulnerabili tra le nostre sorelle e fratelli ci chiamano con urgenza a prendere decisioni coraggiose che possano proteggerli. Le istituzioni che stanno disinvestendo dai combustibili fossili oggi stanno facendo la loro parte per piegare la curva delle emissioni verso il basso e noi applaudiamo alla loro leadership e visione".

 

 

Il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima è un'organizzazione internazionale con oltre 650 organizzazioni membre e migliaia di cattolici che rispondono all'appello di Papa Francesco per proteggere la nostra casa comune.


Partner