Sconfiggere la povertà
Sconfiggere la fame
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Energia pulita e accessibile
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Lotta contro il cambiamento climatico
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Pace, giustizia e istituzioni solide
Partnership per gli obiettivi

Obiettivo 2 - Sconfiggere la fame



In Italia Nel Mondo Proposte Target Approfondimenti

Il contesto italiano

In riferimento all'Obiettivo Sconfiggere la fame, il Rapporto ASviS 2021 Il Next afferma che Generation Eu e il conseguente Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) definiscono oggi lo scenario di riferimento o, ancora meglio, la nuova frontiera del Sistema cibo Italia. È infatti rispetto alle “questioni” salute, coesione, crescita, occupazione e clima che devono essere traguardati, anche in Italia, i progressi futuri dell’Obiettivo in questione e dei rispettivi Target, come ad esempio malnutrizione, occupazione, sostenibilità del sistema alimentare e tutela della biodiversità.

I dati Istat sulla povertà confermano l’impatto della pandemia sul livello di povertà, dato che si riflette anche nel peggioramento delle condizioni di accesso al cibo e, come logica conseguenza, nel ricorso a diete alimentari non sufficienti o squilibrate nelle componenti nutrizionali. Il rallentamento degli investimenti aziendali, registratosi nel periodo Covid-19, ha impattato negativamente sulla capacità di resilienza delle stesse al momento della ripartenza delle attività economiche. Questo, nel medio termine, genererà effetti meno positivi in termini di crescita e occupazione. Inoltre, la minore spinta all’innovazione, causata dalla crisi economica collegata alla pandemia, rischia di far sentire i propri effetti anche sulla transizione ecologica del settore agricolo. Per favorire la resilienza delle imprese e compensare la riduzione degli investimenti, giocano un ruolo fondamentale le misure di sostegno attuate e l’orientamento green del Pnrr.

Da tutto ciò si deduce il rischio concreto di una capacità ancora minore, da parte del nostro Paese, di sostenere lo sviluppo dei Paesi meno avanzati.

La crescita nell'intervallo di tempo compreso tra il 2010 e il 2017 è stata guidata dal forte incremento della quota di superficie agricola utilizzata per coltivazioni biologiche e dal miglioramento del valore aggiunto in agricoltura. Nel biennio successivo la situazione si mantiene stabile, sintesi del miglioramento nell’uso di fertilizzanti, di prodotti fitosanitari e dell’aumento della superficie a coltivazioni biologiche. In controtendenza si ha il peggioramento degli stili alimentari, che nel 2019 registra il valore peggiore di tutta la serie storica: solo il 17,7% della popolazione seguiva una alimentazione adeguata.

Nel 2020 si osserva un effetto negativo, ma di lieve entità, dovuto in parte dalla crisi pandemica: diminuiscono del 12,2% gli investimenti in agricoltura tra il 2019 e il 2020 e aumenta di un punto percentuale la quota di adulti obesi o in sovrappeso attestandosi, nel 2020, al 45,9%. Allo stesso tempo però aumenta anche il numero di persone con adeguata alimentazione, percentuale che arriva al 18,8% del 2020.

 

Il contesto internazionale

È giunto il momento di ri-considerare come coltiviamo, condividiamo e consumiamo il cibo.
Se gestite bene, l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca possono offrire cibo nutriente per tutti e generare redditi adeguati, sostenendo uno sviluppo rurale incentrato sulle persone e  proteggendo l’ambiente allo stesso tempo.

Tuttavia, al giorno d’oggi, i nostri suoli, fiumi, oceani, foreste e la nostra biodiversità si stanno degradando rapidamente. Il cambio climatico sta esercitando pressioni crescenti sulle risorse dalle quali dipendiamo, aumentando i rischi associati a disastri ambientali, come siccità e alluvioni.

Fatti e cifre

  • Circa 795 milioni di persone nel mondo sono denutrite – ovvero una su nove.
  • La maggior parte delle persone che nel mondo soffre la fame vive in Paesi in via di sviluppo, dove il 12,9% della popolazione è denutrita.
  • La malnutrizione provoca quasi la metà (45%) delle morti nei bambini al di sotto dei cinque anni: 3,1 milioni di bambini all’anno.
  • Nel mondo, un bambino su quattro soffre di ritardo nella crescita. Nei Paesi in via di sviluppo, la proporzione può salire a 1 su 3.
  • L’agricoltura è il settore che impiega il maggior numero di persone in tutto il mondo, fornendo mezzi di sostentamento per il 40% della popolazione mondiale.    
  • Se le donne attive in agricoltura avessero pari accesso alle risorse rispetto agli uomini, il numero delle persone che soffre la fame nel mondo potrebbe ridursi di 150 milioni.
  • 1,4 miliardi di persone non hanno accesso all’elettricità; la maggior parte di queste persone vive nelle aree rurali delle regioni in via di sviluppo

 

Proposte

Le proposte dell’ASviS Su “Sconfiggere la fame”

  • Definire un sistema informativo sull’insicurezza alimentare che consenta di attuare un monitoraggio del fenomeno, incoraggiando anche la definizione di una metrica condivisa di misurazione a livello europeo, e promuovere un coordinamento nazionale delle iniziative di aiuto alimentare a livello istituzionale.
  • Occorre riconoscere la gratuità della refezione scolastica al fine di garantire il diritto al cibo nel contesto scolastico, migliorandone la qualità in termini di materie prime e di aspetti nutrizionali.
  • Al fine di eliminare la malnutrizione, intesa come squilibrio per eccesso o difetto nell’assunzione di nutrienti ed energia in relazione al fabbisogno, monitorare gli impatti del Covid-19 sulla nutrizione in tutte le sue forme e diffondere i principi di un regime alimentare equilibrato e sostenibile, investendo anche in forme di etichettatura più complete che consentano al cittadino di compiere scelte alimentari sostenibili.
  • Redigere un Piano strategico di allineamento alla Politica agricola comune (Pac) 2023-2027 che migliori la posizione economica dell’agricoltore all’interno della filiera produttiva e promuova lo sviluppo e l’adozione a livello nazionale di pratiche agricole sostenibili.
  • Attuare politiche che promuovano la parità di genere e valorizzino il contributo della componente femminile nel settore agricolo, come ad esempio l’istituzione di agri-nido e agri-asilo e incentivi alle aziende che attuano misure per la conciliazione vita-lavoro.
  • Trasformare l’agricoltura, favorendo un uso più sostenibile del suolo e delle risorse idriche, nonché riducendo le emissioni di gas ad effetto serra. Si ritiene necessario promuovere politiche di sostegno ad approcci agro ecologici, circolari e rigenerativi, incentivando ulteriormente l’agricoltura biologica.
  • Massimizzare la salvaguardia e il recupero della biodiversità e dei servizi ecosistemici, promuovendo soluzioni basate sulla natura per aumentare la resilienza contro disastri naturali e cambiamenti climatici, anche al fine di tutelare le colture specifiche dei territori.
  • Promuovere il coinvolgimento di tutti gli Stati del Pianeta allo sforzo di miglioramento quantitativo e qualitativo della nutrizione e di promozione dell’agricoltura sostenibile, favorendo anche il contrasto al fenomeno della sottrazione della terra e il sostegno alla cessazione dei conflitti.

I target

2.1 Entro il 2030, eliminare la fame e assicurare a tutte le persone, in particolare i poveri e le persone in situazioni vulnerabili, tra cui i bambini, l'accesso a un’alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l'anno

2.2 Entro il 2030, eliminare tutte le forme di malnutrizione, incluso il raggiungimento, entro il 2025, degli obiettivi concordati a livello internazionale sull’arresto della crescita e il deperimento dei bambini sotto i 5 anni di età, e soddisfare le esigenze nutrizionali di ragazze adolescenti, in gravidanza, in allattamento e delle persone anziane

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di alimenti su piccola scala, in particolare le donne, le popolazioni indigene, le famiglie di agricoltori, pastori e pescatori, anche attraverso l’accesso sicuro e giusto alla terra, ad altre risorse e stimoli produttivi, alla conoscenza, ai servizi finanziari, ai mercati e alle opportunità che creino valore aggiunto e occupazione non agricola

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri, e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo

2.5 Entro il 2020, assicurare la diversità genetica di semi, piante coltivate e animali da allevamento e domestici e le loro specie selvatiche affini, anche attraverso banche del seme e delle piante gestite e diversificate a livello nazionale, regionale e internazionale, e promuovere l'accesso e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e delle conoscenze tradizionali collegate, come concordato a livello internazionale

2.a Aumentare gli investimenti, anche attraverso una cooperazione internazionale rafforzata, in infrastrutture rurali, servizi di ricerca e di divulgazione agricola, nello sviluppo tecnologico e nelle banche genetiche di piante e bestiame, al fine di migliorare la capacità produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati

2.b Correggere e prevenire restrizioni commerciali e distorsioni nei mercati agricoli mondiali, anche attraverso l'eliminazione parallela di tutte le forme di sovvenzioni alle esportazioni agricole e tutte le misure di esportazione con effetto equivalente, conformemente al mandato del “Doha Development Round”

2.c Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e dei loro derivati ​​e facilitare l'accesso tempestivo alle informazioni di mercato, anche per quanto riguarda le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l’estrema volatilità dei prezzi alimentari


 
Obiettivo 2030 - N° 2 Sconfiggere la fame

Filippo La Mantia per sconfiggere Fame nel mondo e Spreco

Sconfiggere la fame. Audio Intervista con Roberto Sensi e Giampaolo Cesaretti