Il Villaggio per la Terra si conclude dando spazio ai giovani: l'Appello di 10 mila studenti al prossimo Parlamento Europeo

Il Festival dell'Educazione alla Sostenibilità, con la partecipazione di 10mila giovani, ha concluso 5 giorni di eventi, concerti e talk nel cuore di Villa Borghese

Anche quest’anno il Villaggio per la Terra si è concluso lasciando spazio ai giovani, considerando che l’ultimo giorno, il 29 aprile, è coinciso anche con l’ultimo appuntamento del Festival dell’Educazione della Sostenibilità 2019.

Un’importanze presenza è stata quella di 10 mila studenti di tutte le età e provenienti da tutta Italia, che si sono incontrati per confrontarsi sui grandi temi dello sviluppo sostenibile e della salvaguardia del Pianeta. All’interno del Festival, un momento fondamentale è stato quello degli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani, in cui i rappresentanti degli studenti hanno prodotto un Appello da presentare al prossimo Parlamento Europeo.

L’Appello in questione si è sviluppato in due punti fondamentali: la richiesta di istituire una giornata europea per la lotta ai cambiamenti climatici e quella di sostenere progetti e iniziative di salvaguardia delle aree verdi.

Di fronte a queste parole, ha risposto l’On. Salvatore Micillo, Sottosegretario MATTM: “Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono ormai davanti ai nostri occhi. Non si può parlare più di un pericolo da scongiurare, ma di una realtà a cui bisogna porre rimedio subito. I giovani di tutto il mondo oggi chiedono alla politica di assumersi le proprie responsabilità e invertire velocemente la rotta per salvare il Pianeta. È un grido che facciamo nostro, un segnale importantissimo, che ci dice quanto sia urgente agire con azioni concrete. Il cambiamento deve essere prima di tutto culturale e fondarsi una partecipazione attiva, quella che vedo qui al Villaggio per la Terra tra questi ragazzi ed è dalle loro proposte e dal loro entusiasmo che possiamo ripartire”.

Gli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani, come accennato, si sono riuniti l’ultimo giorno del Villaggio, che quest’anno si è tenuto dal 25 al 29 aprile, sviluppandosi in una serie di eventi, celebrazioni, forum, musica, corsi, attività sportive e giochi per bambini, dopo il grande Concerto per la Terra che invece ha visto esibirsi sul palco della Terrazza del Pincio artisti del calibro di Carmen Consoli, Marina Rei, Paolo Benvegnù, Mirkoeilcane ed Eva Pevarello.

Protagonisti assoluti del Villaggio, giunto alla sua quarta edizione, sono stati i talk, in cui grandi esperti, politici e rappresentanti di aziende e istituzioni si sono confrontati su varie tematiche, come l’innovazione sostenibile, le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute, l’importanza ecologica dello sport e il dramma dei popoli indigeni in Amazzonia, deprivati delle proprie terre per interessi economici.

Per il secondo anno consecutivo, inoltre, davvero importante è stata la partecipazione alle 17 Piazze dell’Agenda 2030, ossia 17 luoghi fisici consistenti in gazebo blu e corrispondenti ognuno ad ogni Obiettivo dello Sviluppo Sostenibile ONU. I risultati, anche quest’anno, sono stati entusiasmanti, con ben 400 ore di ben 180 eventi realizzati da circa 70 realtà che ogni giorno operano per il raggiungimento dei 17 SDGs.

Il Villaggio per la Terra è stato organizzato da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari, da cui sono arrivati i commenti sull’ultima edizione del grande evento all’interno di Villa Borghese.

Ha infatti affermato Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia: “Il Villaggio per la Terra si conferma anche quest’anno un evento unico per la sua straordinaria capacità di aggregare centinaia di organizzazioni intorno ad un unico grande obiettivo che sintetizzerei nella custodia di ogni bellezza umana e naturale. Quest’anno abbiamo ricevuto una grande lezione di vita da una bellissima indigena dell’Amazzonia, una ragazza della stessa età di Greta, che è venuta a raccontarci la bellezza della fratellanza fra i popoli e la gratitudine alla comune Madre Terra. La domanda che ci ha rivolto è stata fortissima e voglio riproporla: se a nutrire tutti i popoli è la Madre Terra, perché i Paesi sviluppati sono disposti a distruggerla in nome del denaro? Viviamo in un tempo in cui la follia degli adulti chiama i giovani di tutto il mondo a prendere in mano il proprio destino e quello dell’intera umanità. Davvero vogliamo essere ricordati come l’unica generazione che ha avuto bisogno di ricevere lezioni di saggezza dai propri adolescenti?”.

E aggiunge Antonia Testa, del Movimento dei Focolari di Roma: “ll Villaggio per la Terra ha saputo raccontare, in una sorta di laboratorio vivo,  cosa vuol dire educarsi alla sostenibilità. Utilizzando le parole di un amico ugandese: nel Villaggio tutti trovano casa. E proprio dal Villaggio tutti ripartono, non solo più informati e profondamente commossi ma pronti a lavorare insieme. Stiamo imparando che nessuno è solo in questo pianeta ma che siamo parte gli uni degli altri. Se vogliamo dirlo in termini biblici questo è il sogno di Dio: l’unità”.

 


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